mercoledì 23 settembre 2015

Le Cantine della Franciacorta aprono le porte



Il mio primo Festival della Franciacorta è stato un vero successo, devo proprio dirlo!
Le previsioni meteo erano pessime fino a qualche giorno prima... Eppure ieri splendeva il sole! E abbiamo approfittato di questa fantastica giornata per immergerci in tour enogastronomico d'eccezione.


Ore 9:30 ritrovo per caffè

Ore 10 cantina Gatti di Gatti Enrico
Ci ha accolto la proprietaria con estrema gentilezza e spontaneo savoir faire, illustrandoci le varie tipologie di vini e preoccupandosi di farci avere subito qualcosa da mangiare.
La visita all'interno della cantina è stata condotto da un giovanissimo ma altrettanto preparato erede della famiglia Gatti. La degustazione di Franciacorta Brut, Nature e, in anteprima, il Franciacorta Brut Millesimo 2008, è stata accompagnata da uno squisito panino gourmet, realizzato dallo Chef Fausto Peci del Ristorante Albergo Rosa di Iseo. Dal primo morso ho capito immediatamente che non si trattava di un semplice sandwich: il pane era fragrante, con una superficie croccante ma soffice all'interno, la farcitura ben dosata (uno roast beaf, salsa olandese e funghi, l'altro salmone affumicato pomodorini confit e zucchine)!
Ecco il primo incidente di percorso: non sarei stata io se non mi fossi giustamente rovesciata addosso un'intero calice di Millesimato, no?!





Ore 11:00 Cantina San Cristoforo
A pochi passi di distanza, ci immergiamo in un'altra realtà vinicola, la cui accoglienza è decisamente differente.... Dopo una pseudo visita, tradotta in una spiegazione piuttosto sbrigativa, ci siamo intrattenuti al piccolo buffet di salami e Grana Padano che hanno piacevolmente accompagnato la selezione di ben quattro Franciacorta: Brut, Rosè, ND e Millesimato. Anche qui il contesto dell'azienda era davvero incantevole, un po' meno le maniere dei proprietari, più interessati purtroppo a vendere il prodotto che a far sentire a proprio agio gli ospiti.



Ore 12:30 Tenuta Vigna Dorata
Sempre nelle strette vicinanze di Erbusco, ci siamo spostati a Calino di Cazzago dove ad aspettarci c'erano gli organizzatissimi componenti dello staff Vigna Dorata. Dopo la registrazione, è iniziata subito il tour della cantina -a dire il vero, stavano aspettando solo noi per cominciare... i soliti ritardatari ovviamente!- che è stato spiegato in maniera chiara ed esaustiva dalla guida. Successivamente abbiamo pranzato con l'hamburger gourmet proposto dall'azienda vinicola, accostato ad un Franciacorta Brut e uno Rosè.
Il panino l'ho trovato molto buono, si vedeva che c'era un impegno e una ricercatezza particolare dietro agli ingredienti... peccato per la carne ed il pane un po' freddini, sicuramente caldi avrebbero reso ancora più speciale il gusto complessivo!



Ore 15:30 Ferghettina
Qui davvero il panorama superava ogni aspettativa: dopo esserci imbattuti su stradine di campagna disastrate si è aperta dinnanzi a noi la bellissima tenuta, da cui si potevano ammirare sia i vigneti circostanti che il Lago d'Iseo... Che dire, una vista da mozzare il fiato!
Abbiamo declinato l'ennesima visita e ci siamo inoltrati subito nello spazio adibito al buffet, assaggiando il Brut e il Rosè della cantina. Le tipicità gastronomiche (culatello, salame, formaggi) erano gestite dall'azienda agricola Berlinghetto, solo con supplemento.







Ore 17:00 Tenuta Contadi Castaldi
Eccoci all'ultima, ma non per importanza, tappa enogastronomica! La Cantina ci ha subito accolto in maniera ben organizzata e strutturata: alla visita, condotta da un baldo giovanotto molto carin... emh competente, è succeduta la parte degustativa. L'atmosfera è leggermente più cool e social: musica, personale giovane, qua e là si scorgevano cartelloni con gli hashtag (tipo #mifrizzalatesta) da utilizzare e una cornice instagram da usare nelle foto. Una cosa un po' più sprintosa diciamo.
Era possibile accostare una selezione di formaggi o salumi agli assaggi vinicoli, pagandoli ovviamente a parte.





Il bilancio della giornata, vino versato addosso a parte, è stato decisamente positivo.
La selezione delle strutture da visitare è stata azzeccatissima, sia per disposizione geografica (distavano pochi chilometri l'una dall'altra) che per tipologia di intrattenimento.
Ogni cantina ha saputo differenziarsi nell'ospitalità e nelle modalità organizzative, c'è da dire che il minimo comun denominatore è sempre e comunque stato un ottimo Franciacorta!