giovedì 3 dicembre 2015

Fashion magazine: chi sono i migliori e peggiori del web

La moda è sempre stata per me soprattutto fonte di ispirazione, non ne sono mai stata vittima. Ovvero, ho sempre ammirato il suo lato artistico, ma non sono mai entrata in fissazione per il trend del momento. Per un periodo della mia vita è diventata oggetto dei miei studi e del mio campo lavorativo, non nego che un giorno spero di riallacciare i rapporti professionali con il settore del fashion.
Detto questo, è fisiologico che segua online e soprattutto sui social i vari profili ed account delle principali riviste di settore, dedicate soprattutto all'universo femminile. Non nascondo la mia perplessità verso molti di questi contenuti e rispettive modalità di comunicazione online: la versione digital molto spesso si rivela deludente rispetto a quella cartacea.


Parto in bomba citando il primo caso, che è rappresentato proprio da:

Il supremo imperatore degli editoriali di moda: Vogue.

Nessuno si aspetterebbe che la versione web della celebre rivista diretta da Franca Sozzani, possa mai cadere in fallo ed invece -oramai troppo spesso- mi trovo in accordo con commenti negativi che leggo sotto le pubblicazioni degli articoli su FaceBook.

1. I titoli dei post sono infantili, frettolosi e banali. 

Tanto da diventare quasi fastidiosi: il culmine è stato raggiunto quando ho letto l'esclamativo "TOP!" oppure "selfie", "trendy" "super bellissima", "super chic", e porre continuamente domande alla disperata ricerca di attenzione... ma che è il Cioè?!?!?!? No, no no e poi no!

2. Gli articoli si ripetono e vengo riproposti di continuo, con la sola aggiunta di una o due foto nella gallery.

Sempre la stessa solfa: a chi sta meglio quest'abito? scopri le star senza trucco... epic fail con photoshop, le star più seguite su Instagram...
Clicchi sul link e scopri che il pezzo è di 6 mesi fa. Il testo è riferito alle prime 4 immagini e non c'è nessuna effettiva novità.

3. Le it Girl citate sono sempre le stesse 4 gatte. Un po' di sano cool hunting non farebbe male, non credo che il mondo sia sprovvisto di qualche bellezza particolare emergente...

In ordine: Cara Delevigne, Olivia Palermo, Taylor Swift, Emily Ratajkowski e Miranda Kerr, senza non contare quanto ultimamente piacciano i pacchetti famiglia al completo... Kardashian, Jenner, Hadid vanno alla grande! Si ok son fighe ma mo basta... Change!!!!

4. Lo spessore dei contenuti editoriali lascia alquanto a desiderare.

Alle volte mi viene il dubbio di aver sbagliato magazine, forse sto leggendo Novella 2.000?! o Viver Sani e Belli?!?
Abituata a sfogliare il giornale e ad ogni pagina trovare un argomento interessante su cui appiccicare un post-it di promemoria, la mia delusione è enorme quando atterro su un articolo che si defila in poche e scontate righe.

5. Instagram: foto spesso sfocate e inquadrate male. Meglio poche, ma buone.

Ho smesso di seguire il profilo perchè obiettivamente non trovavo mai nulla di stimolante: preview delle sfilate interessanti si, ma non si può trascurare il lato artistico dell'immagine se si opera in un social dedicato alla fotografia.

Poi rimangono i pezzoni da '90 che amo leggere, però forse nel marasma editoriale a cui assistiamo nell'universo digital, la rivista dovrebbe concentrarsi più sulla qualità che sulla quantità dei contenuti. Ne consegue una gestione più attenta e matura dei canali social, perchè i numeri parlano chiaro e la interazioni con i post sono decisamente al di sotto del potenziale mediatico della rivista.

VOTO: 5 e 1/2

Altro caso di malagestione del patrimonio editoriale: Glamour.

Non sono un'amante di questa rivista digitale, mi annoia abbastanza devo essere sincera. Alcune volte mi schizza l'embolo perchè le gallery non si caricano, sono lente, disconnesse... aaaahrgh!!!
Anche qui assistiamo al ripetersi di alcuni "errori" sopra citati (c'è da dire che le mie aspettative a livello di contenuti si abbassa notevolmente rispetto a Vogue), ma non solo:

Lo sbaglio più grande del magazine online italiano è che si propongono troppo, davvero troppo di pubblicizzare i prodotti.

Vengono citati solo brand e trattamenti, preferisco intrattenermi con argomenti su cui possa riflettere e non vedere in continuazione pubblicità, mascherata da siero della felicità di cui non si può assolutamente fare a meno!

VOTO: 5

La via di mezzo: MarieClaire

Ni. Nel senso: gestione social migliore, ma contenuti un po' banalotti. Argomenti curiosi, che si alternano in un misto mare che segue il trend del momento... 
E soprattutto:

Articoli mordi e fuggi. Tutto si risolve in una manciata di righe non effettivamente esaustive.

Diciamo che i compiti a casa vengono svolti, ma un po' frettolosamente e non prevedono -a mio avviso- nessuna licenza poetica extracurricolare o colpo di genio improvvisato.

VOTO: 6-


Arrivano le garanzie: ELLE non si smentisce nemmeno online.

Argomenti variegati, esposti con semplicità e al tempo stesso efficacia mediatica. Le star citate si differenziano tra artisti dello spettacolo, modelle, stilisti... 

C'è un giusto equilibrio!

Piacevole, garbato e selezione editoriale idonea al target di riferimento.

VOTO: 8


Il mio preferito con grande e piacevole stupore: Cosmopolitan!

Bravi! Nulla da ridire, ottimo rapporto con i social network ed argomenti assolutamente coerenti con gli interlocutori a cui si rivolgono.
Articoli sempre freschi e che stimolano la curiosità, simpatici e scorrevoli, stesi con un gergo confidenziale ma non scontato. 

Il pregio maggiore è dato dal COINVOLGIMENTO: Gli argomenti sono frizzanti e riguardano la vita di tutti i giorni!

Usano la divisione in punti che si rivela un'arma vincente, efficace per fare breccia sull'attenzione degli utenti web. Gli editoriali non sono pretenziosi, anzi sono dedicati a tutte le ragazze (alte-basse, magre-grasse, tettone-piatte, da nord a sud). C'è un pezzo per ognuna di loro e riescono sempre a strappare un sorriso.
Letture leggere e divertenti, che spaziano sia a livello di varietà di contenuti che nella rispettiva serietà, affrontando spesso argomenti di salute che possono toccarci da vicino.
Anche graficamente la scelta risulta azzeccata: layout sgargiante e di facile fruizione!

VOTO: 9