martedì 11 febbraio 2014

Del tempo per me.

Ho consegnato la tesi -finalmente- venerdì.
Aspetto la correzione dal professore.
Sono passata da studiare e sclerare per passare gli ultimi esami a scrivere e sclerare per finire la tesi.
Ora il nulla. Sono mail 3 giorni che passo le ore davanti a computer e televisione senza combinare un bel e amato e aspettato niente.
Però andando a spulciare le pagine facebook di persone che non vedo da anni, mi rendo conto di quanto la mia condizione attuale di cazzeggio profondo vada presto interrotta. Potrei abituarmici.
In ogni caso il mio cruccio di oggi, non è tanto rimproverare me stessa, ma pensavo piuttosto alle relazioni.
Individui che si incontrano, escono assieme e iniziano a condividere sempre di più le loro vite. E questa riflessione è indotta anche dal nuovo reality di mtv -non giudicate, ricordatevi che non ho nulla da fare- dove un equipe di "esperti" hanno preso 20 ragazzi/e, piazzati su isola e ipotizzato 10 coppie perfette secondo calcoli di non so che tipo. Al di là dello scopo del gioco che prevede l'individuazione degli abbinamenti prodotti "in laboratorio", vorrei tanto capire i requisiti di catalogazione dei vari accoppiamenti.
è realmente possibile stabilire scientificamente l'altra metà della nostra mela? e sulla base di cosa?! proporzioni fisiche, vicinanza culturale, assortimento cromosomico, gusti musicali, cosa?
Ci sono storie che durano per anni e poi finiscono, ma mentre le viviamo siamo convinti dei nostri sentimenti. Il fallimento di questi rapporti sono attribuibili a fattori esterni o ad uno scorretto assortimento di soggetti?
Sappiamo bene che ancora prima che inizi una relazione chiunque di noi si trasforma in un piccolo cartomante che cerca di capire se è sul serio la persona adatta. Ci fissiamo su dettagli e preconcetti che razionalmente valutiamo indispensabili, e poi ci innamoriamo di tutt'altre caratteristiche.
Credo che una delle sentinelle più attente nel recepire feedback dall'altra persona non sia il cervello, ma la nostra pelle. Tutte le sensazioni che proviamo quando essa viene sfiorata, il profumo che emana, la forza o delicatezza del tatto. Questa è la chiave per sentire.
Essere affini dal punto di vista logico, in amore, non serve a un cazzo. Avere interessi comuni tanto meno.
Stare bene sentirsi galleggiare nell'aria non può essere ridotto a schemi meramente scientifici. Tra le persone si crea un'alchimia particolare che il corpo può capire, ma la mente no.
Ti piace, hai voglia davvero di rivederlo e per lui è lo stesso. E se passano gli anni, questo comunque non cambia. Anche se ti fa incazzare, odi la giacca che si è comprato, ti parla sempre di quelle cose stracciaballe. Lo vuoi lo stesso, sempre con te.
Questo, nella mia modesta opinione ed esperienza, significa essere anime gemelle.

Bene, ora esco dal letto e vado a comprare una borsa da Mango.

martedì 4 febbraio 2014

Immagination

Continuo a pensare a come sarà la mia vita.
Immagino luoghi, avvenimenti, persone.
Idealizzo qualunque situazione, perchè anche se non si avvererà perlomeno l'avrò vissuta per qualche istante, nella mia mente.
Sogno ciò che più vorrei, senza frenare il desiderio.
Mi ritrovo delusa dalla mia ingenua avidità.
La realtà ha un gusto a volte amaro, ma la finzione dei nostri sogni è senza sapore.