giovedì 30 luglio 2015

The Jungle Gym... 10 tipi da palestra!

Io sono sempre rientrata tra le persone che si iscrivono in palestra, con tanto di abbonamento annuale, e poi non si preoccupano nemmeno di avere un paio di scarpe da ginnastica. Ovvero, sono una di quelle dalle buone intenzioni. Intenzioni, non azioni.
Per non buttare gli ennesimi 400 € o più in abbonamenti centenari, l'hanno scorso ho furbamente approfittato di un’offerta su Groupon che prevedeva ingresso open per 4 mesi. Un buon inizio.
Ma quello su cui vorrei concentrarmi quest’oggi non sono tanto i miei progressi fisici, bensì la variegata e interessante popolazione che frequenta questi luoghi di perdizione muscolare. In questi mesi di esercizi in completa solitudine ho potuto scrutare gli individui che mi passavano puntualmente sotto gli occhi e farne una personale classifica, ecco come li ho catalogati:

10. L’imbranato
personaggio anti-ginnico (come me insomma) che non perde occasione per sottolineare la sua avversità verso l’ambiente circostante. Abbigliamento casual, tipo quello che usavamo per fare educazione fisica al liceo, totalmente in cotone inzuppante e scarpa da ginnastica improvvisata. Atteggiamento del falso disinvolto, ma che cela un'inadeguatezza ridondante: inciampa puntualmente sullo step e per non cadere si provoca uno stiramento alla schiena (ma anche di fronte al dolore, fa finta di nulla ovviamente), incastra il regolatore dei pesi provocando l’ira di quelli che stanno da lungo tempo che finisca l’esercizio, si vergogna di se stesso nel constatare che la tipa dopo di lui deve aumentare il peso. Costituzione sul flaccidino andante.

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9. Le bomboline
Una delle categorie che preferisco, perché loro sono le vere guerriere della cyclette. Finalmente una bella fronte fradicia di fatica, per vincere quei rotoloni di ciccia che hanno segnato più il loro cuore che la pancia. Abbigliamento adatto alla palestra: leggins, canotta e maglia larga, asciugamanino e magari anche fascetta per fermare i capelli grondanti di sudore. Sono ormai esperte di tutti gli attrezzi cardio, senza ostentare la loro tenacia si concentrano nella loro battaglia contro i kili di troppo, evitando meticolosamente i corsi di gruppo. Sono belle senza rendersene conto e più le guardo, più le stimo e mi carico di energia, sono motivazione allo stato puro.

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8. La bella topina
Grazioso soggetto, con culetto piccolo e perfettamente posizionato, magrolina ma non troppo asciutta, di solito liceale o appena ventenne. Un bon bon in pratica. Quando passa lascia una bella schiera di uomini col torcicollo, le sue forme spontanee e delicate suscitano l’ira iraconda delle ultra quarantenni che devono struggersi per tenere a freno il cedimento dei tessuti e la forza di gravità.
Non fanno particolarmente fatica, magari qualche corso di Zumba o qualche pesetto qua e là ma niente di troppo impegnativo. Loro sono belle, naturali, eteree. Ah beata gioventù.

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7. Amici all’arembaggio
Fanno gioco di squadra, si seguono nei meandri della sala pesi aiutandosi a vicenda, associando all’esercizio fisico una buona dose di sghignazzamenti e commentini verso il gentil sesso. Adocchiano le loro prede -meglio se fanno parte di un gruppo di amiche, sono solidali in tutto e per tutto- e si lanciano in conversazioni inutili che non li porteranno mai al risultato desiderato. Nei migliori dei caso riescono ad ottenere il numero di telefono, di quella carina ma fidanzata.

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6. Le stagionelle
Idoli. Non serve quasi aggiungere altro. Forti più di 4 maschiotti messi insieme, toniche e concrete. Ben lontane da quelle che cercano la scappatella con l’istruttore, qui c’è in gioco la salute. Loro si allenano per mantenere sano il proprio corpo, lo fanno con riguardo e resistenza. Si vestono con tute o completi comodi, l’unica cosa che esibiscono è la positività.
Ho individuato anche stagionelli, meno numerosi ma di tutto rispetto.

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5. La coppietta
Questa, scusate, ma è una delle tipologie che mi fanno più ansia. Giovani, non troppo innocenti, appiccicosi. Si tengono per mano anche quando lui fa panca piana e lei gli resta accanto ad ammirarlo. Ogni volta che uno dei due finisce l’esercizio vai di limonata sudaticcia. Lunghe pause dove lei distende le gambe su di lui, che la accarezza teneramente… cioè mica tanto teneramente, deve aspettare prima di alzarsi altrimenti… ci siamo capiti.
Mi chiedo puntualmente come si fa a condividere anche certi momenti, va bene tutto ma nella mia lista dei desideri non ho ancora incluso farmi vedere dal mio ragazzo tutta trafelata, con la faccia paonazza, i capelli sparafleshati e le pezzate di sudore persino nel sottochiappa. Poi vabbè, gusti son gusti eh.

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4. La milf
A questo punto la classifica inizia a scaldarsi, si fa sentire la competizione per chi conquista più sguardi… e più mazze! Diamo libero sfogo a canottierine in microfibra, leggins super pushup portati a vita bassa, carnagione bella tostata e labbra pompate alla perfezione. Solitamente questa categoria si dedica soprattutto allo spinning e ai vari corsi di step, gag ecc., l’importante è sfoggiare ad un pubblico numeroso l’indiscussa forma fisica che non teme le rivali di ventanni! La massa grassa non è contemplata, qui esistono solo bicipiti ed addominali ben delineati e glutei ormai fiappetti.

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3. Il Figo
Il perchè ce n'è uno, al massimo due per palestra. Si può sub-distinguere in due sottocategorie: quello riservato, tranquillo, pacato e l'estroverso un po esibizionista con attrezzatura di tendenza e sorrisone sempre stampato in faccia. Entrambe le tipologie non arrecano disturbo allo sguardo, ecco magari alla concentrazione si.

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2. Le appassionate
Trentenni che nell’esercizio fisico ci credono realmente e che non vogliono permettere che il loro bel corpicino si possa mai deteriorare. Usano l’allenamento come valvola di sfogo e diventa uno stile di vita che le fa sentire appagate di se stesse sia dal punto di vista estetico, che comportamentale. Si sentono bene perché riescono a tenere fede ai propri buoni propositi e si dedicano sia in sala pesi che ai corsi con passione e concentrazione. Sono le preferite degli istruttori, danno davvero grandi soddisfazioni. Qui rientrano anche la componente new entry gay e i maschi etero un po’ fissati con la linea. In genere stringono amicizia e si complimentano vicendevolmente della raggiunta forma fisica. Abbigliamento super tecnico, dai colori sgargianti.

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1. Il king
Lui è il re della savana, della panca piana, del vogatore, tutti devono categoricamente guardarlo mentre si aggira tra gli attrezzi. Se hai un problema, lui lo risolve, ti supporta mentre fai gli esercizi, ti consiglia come un padre sulle posizioni migliori per spremere i muscoli fino all’ultima goccia e ti indica i negozi dove puoi trovare gli integratori.
Abbigliamento: smanicato, per forza. Canottiere o t-shirt solo con spalle in vista, pantaloncini e scarpe usurate. Le loro sedute di esercizi durano tutto il pomeriggio, la palestra è la loro migliore amica, il loro rifugio, la loro casa. Spingono sempre al massimo e emettono versi imbarazzanti. Sono i veri re della sala pesi, pure i personal trainer devono inchinarsi dinnanzi alla loro grandezza.

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Dopo questi mesi mi sono divertita nell’osservare individui ed atteggiamenti, ho fatto nuove scoperte e considerazioni. Ad esempio, meglio evitare il mercoledì pare sia la serata prediletta dei marpioni. Probabilmente scaduti i miei 4 mesi non continuerò questa sana abitudine, ma per un po’ ho avuto anche io la mia occasione per sentirmi parte di questa strana comunità di fit-addicted.

lunedì 27 luglio 2015

Fidarsi della fede.

Spesso mi trovo a riflettere sul significato della religione. E' una tematica delicata e molto dibattuta, ormai la Chiesa gode di poca fiducia e soprattutto nei giovani l'atteggiamento oppositore è quasi spontaneo. Molti pensano che sia ridicolo credere alle storielle raccontate nei libri sacri, ma -nonostante l'enfatizzazione di alcuni passi- sono fatti storici realmente accaduti. E soprattutto, ciò che non si comprende che non esista: va semplicemente interpretato in chiave "moderna", perchè all'epoca la modalità narrativa mistica rispecchiava la mancanza di strumenti per spiegare determinati fenomeni. Quindi con la dovuta flessibilità mentale, non risulta difficile dare un senso logico -ammesso che sia realmente necessario- alle scritture sacre.

Mi rendo conto di essere una ragazza controtendenza, perchè quasi tutti i miei coetanei collegano il Cristianesimo a bigottismo ed arretratezza mentale. La associano a limitazioni della libertà di scelta, arrivismo, pedofilia, menzogna, avidità... Tutto il contrario di quello che dovrebbe essere il credo cristiano. Una presenza ingombrante e poco attuale, incapace di allinearsi con il presente.
Da una parte mi trovo in accordo con questi aspetti negativi della Chiesa Cattolica, ma il mio pensiero va sempre e comunque oltre a tutto ciò. Perchè purtroppo questi non sono caratteri professati dalla Bibbia o del Vangelo in se: queste sono connotazioni dell'uomo purtroppo.


So ben poco delle altre religioni, a parte le nozioni scolastiche impartitemi ai tempi delle scuole medie. Quindi lungi da me criticare gli altri credi, o considerare quello cristiano "migliore".
Io semplicemente mi ci ritrovo. Non condivido sicuramente alcuni dei risvolti che ha avuto nel corso della storia -e che tuttora fa fatica a debellare-, ma non posso fare a meno che sentirmi vicina ai punti cardini su cui si basa. In particolar modo all'esaltazione del perdono, della misericordia, della carità, del rispetto di tutte le creature (soprattutto quelle più deboli). Come non trovarsi d'accordo?
Stiamo parlando di una religione che pone gli umili al di sopra dei potenti, che denigra sentimenti vendicativi, che insegna a non giudicare ma ad aiutare sempre il prossimo.

Ma poi mi chiedo, dove ci siamo persi allora?!
Crociate sanguinarie, persecuzioni, perversione, sfarzo... e chi più ne ha più ne metta! Credo che le ragioni siano soprattutto da ricondursi a dinamiche sociali e culturali. Insomma il cristianesimo è semplicemente andato di pari passi con le dinamiche e le circostanze storiche.
Con gli ultimi pontefici, soprattutto con Papa Francesco I, la Chiesa ha dimostrato grande apertura mentali, adottando posizioni intransigenti verso i funzionari ecclesiastici che abusano dei bambini, e maggiore flessibilità nei confronto degli omosessuali.
Quindi da un punto di vista teorico i passi avanti ci sono, basterebbe attenersi agli insegnamenti di Bibbia e Vangelo, senza concedersi licenze poetiche.

Ama il prossimo tuo come te stesso.
Non c'è frase più bella, secondo me. Se ognuno di noi la tenesse sempre ben a mente probabilmente ci risparmieremmo litigi, discussioni, sofferenze inutili.
Certo tutto bellissimo, ma nella pratica? Nella vita di tutti i giorni, l'essere umano ha l'irrefrenabile istinto a prevalere, amando smisuratamente se stesso ma ben poco il prossimo.
Però ci sono tante realtà che ammiro, volontari e missionari che aiutano persone bisognose e lo fanno donando quel hanno. Preti che ammoniscono atteggiamenti violenti, esaltando invece quelli caritatevoli, professando la Parola di Dio non come dogma da seguire a testa bassa... Ma come un inno alla tolleranza, al pacifismo, all'amore fraterno, all'umiltà e alla comprensione.

Questi sono i valori che porto con me, perchè se tutti imparassimo ad essere buoni, sarebbe da esempio anche per gli altri. Nessuno è perfetto, non lo si può di certo pretendere. Ed è per questo che esiste il perdono, il giudizio spetta solo a Dio. Noi dovremmo fare solo del nostro meglio per non arrecare danno agli altri, cercando di aiutarli in caso del bisogno.
Per quante inculate possiamo aver preso nella nostra vita, tenersi il dente avvelenato non serve a nulla!
Quindi basta con l'odio razziale, con gli status di Facebook minacciosi, con le risse allo stadio, con le discriminazioni, con la violenza contro gli animali, con le offese ai preti, con le randellate ai gay e con le intimidazioni alle donne... Basta davvero, amiamoci e basta.
Anche se ci stiamo un po' sul cazzo, mettiamolo da parte e amiamoci. Portiamoci rispetto e immedesimiamoci sempre nei panni degli altri prima di criticare.
E non troviamo scuse, aiutiamo chi ha bisogno di noi anche quando non chiede aiuto.

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giovedì 23 luglio 2015

Missione GRECIA: compiuta!

I risparmi ormai scarseggiano, ma quest'anno mi sono ripromessa di non rinunciare a qualche giorno di relax in qualche località spiaggesca. E per far quadrare i conti, visto che sia io che il mio fidanzato compiamo gli anni in estate, come regalo ci siamo concessi questa vacanzina. Mai soldi meglio spesi, si!

Ho prenotato con Expedia, con le agenzie di viaggio mi becco solo fregature!

Destinazione: Rodi, Grecia
Durata: 7 giorni, 6 notti
periodo: metà Luglio
Sistemazione: Camera doppia standard con prima colazione, in Hotel 5* con spa e spiaggia privata
Trasporto: Venezia - Rodi con scalo ad Atene
Costo: 442 €/ persona

Le premesse sono quindi buone, prezzo accessibile ed albergo più che soddisfacente. Ok il viaggio con lo scalo e senza bagaglio in stiva mi lasciava alquanto perplessa, però oh proviamoci!
Dopo aver impiegato una mattinata intera a prendere - scartare vestiti, sono finalmente riuscita a raggiungere la composizione perfetta: t-shirt, shorts e infradito per la spiaggia, vestitini e sandali per la sera, un paio di maglioncini leggeri (mi ero preventivamente preoccupata delle temperature, notando un considerevole sbalzo termico tra il giorno e la notte), borsa a tracolla e giacca in jeans... un passepartout!
Ho usato quasi tutto, devo complimentarmi con me stessa perchè questa volta ho davvero portato "il giusto".

Il viaggio è andato bene, abbiamo volato con la Aegean Airlines e una volta arrivati abbiamo preso un taxi (la tariffa -sebbene serale- non è stata affatto dispendiosa, 15 €).
Abbiamo pernottato presso il Sentido Ixian Grand , che ha davvero un'ottima posizione: poco distante dal centro di Rodi (circa 5 minuti in motorino, volendo si può fare una bella passeggiata per raggiungerlo), ed è l'unico nella zona con accesso diretto al mare.

Sentido Ixian Grand

Il complesso era davvero stupendo, la hall grande e luminosa, due piscine all'esterno -una delle quali all'acqua salata- contornate da un ampio giardino con sdrai e ombrelloni, spiaggia privata, palestra, spa, un negozietto, due bar, tre ristoranti... un vero 5 stelle insomma!
La camera non era superlativa, una standard, ma comunque accettabile, pulita e spaziosa, con terrazzino, all'interno un paio di poltroncine e divano, oltre a tv, aria condizionata, frigo ecc.
La cucina gradevole: abbiamo cenato lì la prima sera partecipando ad un evento che prevedeva solo cibo tipico e le famose danze folcloristiche greche. Devo aggiungere che non ho mai visto un buffet della colazione così copioso, davvero c'era di tutto: Omelette, crepes e waffle preparati al momento, e qualsiasi tipo di ben di dio!
Dopo le sfighe atomiche che ci sono capitate a Londra, Amsterdam e Formentera, finalmente stavolta ci ho azzeccato!
Abbiamo noleggiato uno scooter, con cui abbiamo girato l'isola in lungo e in largo (100 € per 5 gg).

 On the road

 On the road

Primo giorno abbiamo visitato la città, soffermandoci soprattutto sulla zona del porto e della città vecchia che sono davvero incantevoli. Abbiamo pranzato in un ristorantino lì in zona, il Golden Olympiade , che consiglio vivamente. Bisogna assaggiare la moussaka, davvero strepitosa!
Il pomeriggio e la serata li abbiamo trascorsi poi in hotel, dove abbiamo partecipato alla cena greca e infine long drink a bordo piscina. Qui abbiamo fatto il nostro primo incontro con Kalispera, una dolcissima cagnolina simil segugio, di non più di 10 mesi. Superati i primi istanti di timidezza e diffidenza, ci ho giocato assieme, e si è accoccolata di fianco a noi dormendo pacifica, protetta dagli schiamazzi dei bambini che giocavano a nascondino. Io ovviamente occhi a cuori per la nuova coccolotta!

Monastero di Skiadi

Secondo giorno alla conquista della costa est! #promemoria: mai mettersi un vestitino con spalle scoperte (e senza crema protettiva) se si devono affrontare 70 km di tragitto in scooter. Porto ancora la cocente scottatura.
Prima tappa: museo delle farfalle. Molte farfalle.
Seconda tappa: ci siamo immersi nell'atmosfera mistica e timeless del monastero di Skiadi. Bellissimi la baroccheggiante chiesa ortodossa e il chiostro adiacente. Il panorama da lì è fenomenale.

Lindos

Terza tappa: Lindos. La località è parecchio affollata, ma riusciamo a trovare un posticino libero (2 lettini e ombrellone 8€... onesti dai!). Mare stupendo, la città era arroccata e composta dalle classiche casine bianche, davvero suggestiva! C'era anche la possibilità di salire fino all'acropoli in groppa a degli asinelli. Noi bypassiamo l'esperienza, memori dei racconti di mio fratello che ci ha traumatizzati con le sue chiappe doloranti!

Lindos

Abbiamo cenato in un locale molto carino a Rodi, e mi sto davvero scervellando per risalire al suo nome... ma con scarsi risultati, come testimonianza ho solo una foto dell'insegna, scritta ovviamente in greco! Comunque qui abbiamo mangiato dell'ottima carne, patatine fritte home-made -non quelle confezionate- deliziose portate in simpaticissime sassole in alluminio. Anche gli arredi spiccavano per originalità: lampade fatte con vecchi secchi, colonne di paglia e un bel carroccio stile country all'esterno.
Siamo poi andati a bere un paio di drink in un locale lì vicino, long island ice tea troppo cocacoloso per i miei gusti.


 On the road

Terzo giorno: compleanno di Daniele! Siamo rimasti a polleggiare nella spiaggia dell'hotel fino a sera. Lo staff ci ha fatto portare una torta alla panna in camera prima di cena... devo dire che è stata molto apprezzata!!!
Siamo usciti per l'aperitivo, che è iniziato nella via principale della città di Rodi, dove si possono trovare locali pieni di gente uno dopo l'altro, con musica e atmosfera coinvolgente. Qui abbiamo aperto le danze con dei freschi mojito e siamo andati poi a cena nella città vecchia. Ouzeri Tapedaladika nella piazzeta Menekleous: Anche qui ottima scelta, un sacco di specialità tipiche davvero goduriose!
Abbiamo concluso il giro con un paio di long island in uno dei lounge bar sulle terrazze di piazza Ippocrates.

Castello di Kritinia


Castello di Kritinia

Quarto giorno: Castello di Kritinia, con vista sul mare spettacolare!!! Molto bello e suggestivo, ci siamo fermati poi in un chioschetto a ridosso del castello per la tappa birretta. Prezzi davvero onestissimi, un plus era costituito dal simpatico e gentilissimo gestore del locale, mi faceva una tenerezza pazzesca con quelle guanciotte rosse e i folti baffi circensi... e due occhi che portavano tutta la bellezza del Mar Egeo!

Castello di Kritinia

Castello di Kritinia

Dopo una disperata sosta carburante, ci siamo spiaggiati a Limni... il paradiso davvero! si contavano al massimo 6/7 persone... una pace e tranquillità fantastica, accompagnate dal dolce cullare del vento! aaaaaah perchè sono tornata a casa?!

Spiaggi di Limni

Per cena ero super intenzionata a sbaffarmi un bel kebab greco e farlo assaggiare anche a Daniele, che si è sempre rifiutato per assurdi motivi di mangiarlo! Ci siamo allora diretti presso un locale in centro, ma ho sbagliato ovviamente l'ordinazione... a me è capitata una specie di mezzaluna di piada semi croccante, a lui dei semplici wraps di pollo! che delusione...

 On the road

Quinto e -contando che sabato saremmo ripartiti- ultimo giorno: nullafacenza. totale. assoluta. pigrissima e svergognatissima nulla facenza. Abbiamo utilizzato la formula all inclusive per l'intera giornata, quindi pranzo, cena, spuntini, alcolici, ecc tutto compreso alla modicissima cifra di 40 € a testa... direi che ne valeva la pena!
sole, piscina, spiaggia, cibo, pina colada... RELAX!

Sentido Ixian Grand

Sentido Ixian Grand

Dopo cena il nostro amore per la nuova coccolotta, ci ha fatto conoscere una coppia di ragazzi tedeschi con cui abbiamo chiaccherato tutta la sera. Lei, dolcissima biondona dalle ciglia lunghe lunghe mi ha espresso la volontà di portarsela con se. Non si arrendeva all'idea di lasciarla qui da sola, la nostra Kalispera. E io anche oggi spero che abbia coronato i nostri sogni e che gli abbia potuto -nonostante la burocrazia- darle una casa e una famiglia che la ami.
Mi stupisco di incontrare persone che abbiano il mio stesso coinvolgimento ed amore verso gli animali e in particolare verso i cani. Ma Kalispera, dava i baci solo a me. Predisporre tutto (vaccini, antirabica, passaporto) per noi era impossibile, l'indomani saremmo ripartiti. Ma la porto nel mio cuore e penso a lei tutti i giorni, forse la "cosa" più bella ed al tempo stesso più dolorosa di questa vacanza.

Ixian Beach

Ixian Beach

Sabato, abbiamo fatto colazione in silenzio. Dentro di me un groppo in gola, che non mi permetteva di parlare, l'idea di non rivederla più e non poterle spiegare che non sarei più passata a darle la buonanotte mi struggeva e tuttora mi rattrista. Sul serio, lo so forse esagero, ma avevamo instaurato un legame particolare, con gli altri ospiti dell'albergo non era così. Lei si fidava di me. Tanto che le ultime sere faceva il giro del giardino dall'esterno e seguiva i nostri odori, solo per controllare dove andassimo.
Mi sono fatta coraggio, e con gli occhi pieni di lacrime ho chiesto a Daniele: "andiamo a cercarla, voglio salutarla per l'ultima volta!"
Lui ha solo annuito e mi ha accompagnato in spiaggia.
Abbiamo guardato a lungo, sperando di vederla arrivare ma niente.
"Meglio così" ho pensato.
Abbiamo risalito il giardino a bordo piscina dirigendoci verso la reception, ma non siamo andati molto oltre... era lei! Accoccolata sotto ad uno sdraio, che sonnecchiava serenamente.
"Eccola lì!" Ho esclamato a Daniele, ormai tutti i singhiozzi e le lacrime che avevo trattenuto fino a quel momento sono esplosi.
Vergognandomi tantissimo, a passo spedito le sono andata incontro ed appena si è accorta di me ha iniziato a scodinzolare felice. Mi ha salutata, le ho cambiato l'acqua nella ciotolina e le ho baciato la testa per l'ultima volta.
Lei si è riposizionata per la sua penichella tranquilla e allora io, un po' più serenamente, me ne sono andata non voltandomi più. Amica mia spero che tu possa trovare solo persone speciali nel tu cammino, che sappiano amarti come meriti.

Kalispera, dolce Kalispera!

Kalispera o -come l'hanno soprannominata i ragazzi tedeschi- Ixie


Per info su Rodi, consiglio questo sito:
Greek Island Booking





giovedì 9 luglio 2015

La felicità dentro se stessi.

Dopo l'inizio -e proseguo- di giornata terrificante di ieri, non avrei mai pensato che stamattina mi sarei svegliata così serena e rilassata. Dentro di me ho provato un sentimento strano, di accettazione. è difficili da descrivere, ma mi è sembrato che tutte le ansie che avevo provato il giorno prima fossero lontane anni luce.
Non credevo che una sola notte potesse cambiare la mia visione delle cose, ma così è stato. Ho probabilmente compreso perchè non sono soddisfatta di me stessa. Ho iniziato a perdonarmi e non darmi sempre addosso. E poi ho capito che è inutile rincorrere l'approvazione altrui, perchè se si ha la coscienza a posto bisogna solo camminare a testa alta.

E basta tormentarsi, oggi no. Tra qualche giorno parto finalmente per le ferie.
Forse non sarò pronta per la prova costume, ma per la prova più importante ho tutte le carte in regola. La prova della felicità, dell'autostima, di sentirsi bene, di darsi sempre un'opportunità.
Sarà che mi sono appena fatta una bella sninfatina di indelebile (mi provoca sensazioni allucinogene!), ma voglio ripensare a tutti quegli istanti in cui sono stata davvero felice, spensierata, me stessa.


Domani rimarrà sempre e comunque, un altro giorno.


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martedì 7 luglio 2015

8 cose che proprio non riesco a sopportare nel look femminile.

Sono vanitosa di natura, mi piace piacere ed ammiro le cose belle. Per quanto adori guardare un bel viso o una mise perfettamente azzeccata, non do comunque un reale valore alla bellezza ne la considero un fattore discriminante per quanto mi riguarda. Per me è solo una componente estetica, a volte sopravvalutata oltretutto.
Fatta questa precisazione, bisogna ammettere che a volte le donne sono campionesse nel volersi male. Vorrebbero essere modelle da copertina e...  Invece no, non si rendono conto che ci sono cose che vanno accuratamente evitate. Eccone una bella lista:



1. Chi ha i capelli ricci o boccolosi e si fa quella terribile frangia liscia stirata anni '80.



2. Le collane di perle tarocche. Quelle lunghissime, portate in due giri (uno lasco e l'altro che comprime la carotide).




3. le dita dei piedi che fanno capolino fuori da sandali e scarpe spuntate, ma comprarsele del numero giusto è tanto difficile?!




4. lo smalto perlato color pastello. no, non si può vedere.



5. le sopracciglia sottilissime. anche se sono andate di moda, si dovrebbe essere lungimirante e capire che esagerare con la pinzetta produce danni permanenti.




6. l'eye-liner messo male. tremolante, storto, staccato dalla linea delle ciglia, asimmetrico. Se non si è abili, meglio lasciar perdere e tornare alla matita, magari un po' sfumata.



7. la linea di matita chiara glitterata al posto dell'ombretto. no, no, e poi no. ti rispedisco a calci negli anni '90 se vuoi!




8. gli shorts, troppo short. non siamo in località balneari ed esibire la mezza chiappa non rende più fighe ma solo più banali. e no, quelli a vita alta non stanno bene a tutte.









mercoledì 1 luglio 2015

Risveglio nevrastemico.

Succede sempre così, quando sgarro con l'alimentazione mi sveglio nervosa ed infastidita. Mi autodeludo, e non c'è niente di più irritante che sentirsi deboli, perdenti.
Nonostante gli obiettivi, i buoni propositi, l'impegno, la preparazione, succede inevitabilmente che qualcosa va storto.
Sabato controllo dalla dietologa, dovrei aver perso almeno 3 kg dall'ultima visita... ne ho presi 2,5 kg!!! Ok, causa caviglia niente palestra... Stare a casa da mia mamma non agevola di certo il mio timido tentativo di mangiare poco e bene... Cenare sempre con Daniele poi comporta dover cucinare, e se gli propongo un'insalatina potrebbe tirarmela dietro. In più si sono quadruplicati i pasti fuori: colazioni, pranzi, cene, aperitivi, brunch... un vero suicidio.
Però ci sono sguazzata allegramente per un mese buono, risultato: +5,5 kg rispetto al peso prefissato. E la deadline si avvicina, sarà molto dead e poco line.
Giovedì ho appuntamento con il personal trainer per ritoccare la mia scheda, a prova di caviglia ancora un po' rigida.
E poi sta a me. Alla mia determinazione. So che l'incostante è il mio forte, ma non voglio perdere anche questa sfida. Non riesco a capire cosa scatta in me, l'irrefrenabile voglia di mangiare quella cosa in più, il senso di insoddisfazione e la continua ansia che provo nel sentirmi privata di cibi e bevande che in realtà non mi servono affatto.
Forse ho più bisogno di una bella chiaccherata dalla psicologa, che di una dieta. O meglio, avrei necessità di entrambe. Vorrei solo affrontare questo percorso con più serenità, com'è successo l'anno scorso. Non sentivo tutto questa fatica nel seguire un regime alimentare corretto, adesso mi sembra di impazzire. Qual è quindi il problema alla base?!
Continuo ad interrogarmi su questa mia situazione di profondo disagio e capisco solo che così non riesco proprio ad andare avanti. Può sembrare un problema banale, ma si riflette su tutti gli altri aspetti della mia vita e mi sta davvero logorando. Non mi vedo bene esteticamente, soffro del fatto di non essere abbastanza forte, divento irascibile con il mio fidanzato e le persone che amo di più, mi infastidisco persino quando è ora di prepararsi per uscire. Tutto diventa pesante e mi sta facendo star male.
Sono in un momento di profonda fragilità, non permetto a nessuno di avvertire questo malessere ed espongo una corazza di rispostacce e sguardi infuocati.
Cerco risposte, soluzioni ma non sono in grado di mettere in pratica nemmeno i consigli che mi do.
Mi sento un'Alice nel paese degli incubi, senza Bianconiglio, senza Steegatto, solo la Regina di Cuori che mi assilla e cerca di tagliarmi la testa. Svegliatemi.