mercoledì 19 luglio 2017

Tranne me.

Ci risiamo.

Si sa che Facebook non è il migliore amico degli sfigati: ovvero, quando sentì che la tua vita (o alcuni aspetti specifici di essa) stanno andando con il freno a mano tirato -per non dire di merda- allora ecco che ti compaiono determinate persone che non vedi tra i risultati della tua home da mesi e mesi, se non anni e anni. Cos' hanno in comune tutti questi tuoi carissimi "amici" della rete?! Fanno cose che vorresti fare tu, dannazione!
E i campi possono essere tra i più disparati, ad esempio: viaggi, diete concluse con successo, cerimonianze varie, lavori fighissimi, traslochi esilaranti, e altre attività di ogni tipo. 

Sarà perché è estate, fa caldo e sono insofferente. Ma è possibile che mi compaiono solo dettagliatissime testimonianze fotografiche dalle mie compagne delle elementari, medie, superiori e università che si sposano o figliano?! Nella loro vita perfetta, con compagno/ marito che si mette pure a disposizione per fare grandi selfoni sorridenti! E qui sento Fabri Fibra nelle orecchie che mi canta Tranne Teeeee e mi sento una povera idiota che non ha nemmeno una casa dove sistemare le proprie cose.
Ok santa pazienza, una cosa alla volta... per quest'anno ho già fatto un cambio lavoro iniziando una professione completamente nuova, quindi mi dedicherò a giocare con questa nuova distrazione e farò finta che per ora mi accontento così. 

Comunque ho comprato un nuovo weekly planner da Pull & Bear quindi nessuno può togliermi questa felicità, nemmeno Facebook.



mercoledì 5 luglio 2017

Sogni infranti.

Vi dirò sarà che sono immersa in una di quelle serate solitarie, che desideri sempre tanto ma che difficilmente riesci a ritagliarti. Sarà anche che sto ascoltando i pezzoni più deprimenti degli Smashing Pumpkins e inviando lettere di dimissioni, quindi potete solo immaginarveli i pensieri di questa afosa serata di luglio.

Sto riflettendo sul bilancio della mia vita. Mamma mia "pensare fa male" mi direbbe qualcuno. Il problema è che sono cosa a cui ultimamente non riesco ad allontanare. Ebbene si, perchè a volte non mi arrendo al fatto che fino a qualche anno fa avevo dei sogni ed ero fermamente convinta che li avrei realizzati. Magari non esattamente così come li avevo immaginati nella mia testa, ma almeno un bagliore di quei progetti l'avrei raggiunto.

Vediamo un po', cos'è che avrei tanto voluto dalla vita.
Innanzitutto cani, almeno un paio (un maschio e una femmina ovviamente) che mi avrebbero regalato la gioia di vedere tanti piccoli cuccioli gironzolare per casa.
Ok diciamo che è qualcosa a cui posso rinunciare. Per ora.

Poi, un lavoro.
Immaginavo che nel giro di qualche anno avrei trovato la mia strada professionale, avrei fatto carriera e magari mi sarei costruita qualcosa di mi da implementare passo dopo passo.
Umh. Sono al mio quarto impiego dopo la laurea e mi rendo sempre più contro che le persone sono fisso strane, soprattutto in ambito lavorativo tirano fuori il meglio e il peggio di se stessi e un po' alla volta pure tu sei portato a farlo. Beh sta di fatto che adesso alla soglia dei 31 mi ritrovo dinnanzi ad una nuova sfida, accetto e ci provo. Speriamo solo che arrivi quella tanto ambita serenità, quell'equilibrio e quelle soddisfazioni che tanto cerco.

Gran finale, una famiglia.
Sicuramente figli entro i 30, figurati! A 28 anni mi sposo e un paio li sforno nell'immediato, poi arriverà anche il terzo perchè si sa 3 è il numero perfetto!
Certo Carlotta, convinta... tutto questo accadrà si, nel duemilaecredici!
No. questa è la parte della realtà con cui fa più male scontrarsi.
Forse perchè non dipende da me.
Adesso sono costretta ad auto-convincermi che queste cose in fin dei conti non le voglio, che c'è tempo. Ma la verità è che ho sempre sognato tanti sorrisi, un giardino grande e mangiare anguria nelle sere d'estate.

E questo maledetto mondo digitale in cui ti riscoprono così fastidiosamente SOCIAL appesantisce tutto, perchè sembra che chiunque abbia realizzato qualcosa di concreto nella propria vita tranne Me.
Forse l'errore è stato sognare e desiderare troppo, senza rendersi conto di dove stavo e sto andando. Mi sento persa come quando avevo 21 anni, con l'unica differenza che adesso ho un decennio in meno per concretizzare quei fottutissimi sogni.

Merda.