Alexander
McQueen Spring/ Summer 2005
Stilista:
Alexander McQueen
Stagione:
Primavera/ Estate 2005
Settimana della moda: Parigi, ottobre 2004
Light design: Ruolo fondamentale gioca
l’illuminazione dell’evento, che determina la seconda parte della sfilata
predisponendo una scacchiera sul pavimento.
Sound design: La prima parte della sfilata viene
accompagnata da una normale colonna sonora. Non appena la scenografia si
tramuta in una vera e propria partita a scacchi, una voce meccanica annuncia
l’inizio del gioco e impartisce gli spostamenti da effettuare alle pedine.
Hair styling: I capelli sono per lo più raccolti in voluminose acconciature, puntualmente coerenti con lo stile vittoriano, ma non ordinate perfettamente, lasciando sempre un senso di incompiutezza.
Makeup: Il pallore dei visi si scontra con l’eccentricità dei capi.
Sfilata: Lo svolgimento dello show ha del
sensazionale. La prima parte preannuncia già una dinamica atipica rispetto ad
un normale defilé: le trentasei modelle che si susseguono in passerella non
rientrano nel backstage dopo l’esibizione del proprio out-fit, bensì restano
sulla scena andando a disporsi ai lati, lasciando libero il passaggio centrale.
Una volta che anche l’ultima modella ha completato il suo defilé e si è
posizionata nella stanza, ecco che si accendono dei quadranti sul pavimento
andando a ricreare una vera scacchiera, le cui pedine umane si vedono coinvolte
in una partita di scacchi e rientrano in backstage solo dopo la loro esclusione
dal gioco. Allo scacco matto di una delle parti ecco che si conclude la
partita, le modelle si cimentano nel finalissimo passando attorno alla
scacchiera ancora illuminata, confermando l’ormai indiscussa genialità
progettuale di McQueen. Probabilmente per quanto riguarda il concepimento della
sfilata, McQueen trae ispirazione dalle installazioni/ performance di Vanessa
Beecroft che in modo analogo spesso posiziona le proprie modelle all’interno di
una stanza con o senza vestiti addosso. L’abile utilizzo della scacchiera
gigante non può far a meno di suggerisce una provocazione, in quanto può essere
interpretata come una raffinata metafora del funzionamento e della gerarchia del
settore moda.
Concept: La collezione ready to wear di
McQueen ha davvero poco del pronto moda, portando con se una carica concettuale
e sartoriale estremamente sofisticata. La presentazione della stagione
primavera/ estate 2005 riassume tutta la sua incredibile esperienza e
sensibilità artistica finalizzata ad un design unico che racchiude una maestria
sartoriale tagliente, spettacolari abiti romantici e una presenza scenica
carismatica da vero showman. Ispiratosi al film del regista australiano Peter Weir
“Picnic ad Hanging Rock” e più generalmente a tutta l’era Vittoriana,
esordendo in passerella con piccole giacche in stile marinaro, blazer da
scolarette, camicie a righe, pantaloni dal ginocchio, in timide tonalità
pastello, indietreggiando poi nei secoli attraverso bluse e abiti di pizzo
bianco, giacche impreziosite da ricami floreali, gonne a palloncino, sognanti
abiti in chiffon sorretti da corpetti stile impero. Il dispositivo della
partita a scacchi ha permesso di riprendere tutti i momenti e gli abiti più
importanti nella carriera dello stilista, reinterpretati in maniera ancora più
costruita, interessante ma allo stesso tempo più leggera ed accessibile.
Reazione del pubblico: Non ci si può aspettare che un
riscontro positivo dal pubblico che ha avuto l’onore di assistere allo show.
Incredulo per l’ennesima volta dalla genialità di McQueen, che aveva illuso gli
spettatori su una conclusione quasi canonica dello show, ribaltata dall’inizio
della partita a scacchi. Gli ospiti si ritrovarono ad assistere al defilé delle
ultime creazioni dello stilista, ma proprio quando pensavano di aver visto
tutto, si resero conto che il meglio doveva ancora arrivare. Basiti dalla
scoperta, non furono in grado di smettere di applaudire fino all’effettiva fine
dell’evento.
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