lunedì 2 settembre 2013

Polette

Mi piacciono le pellicole francesi. Riesco ad assaporarle meglio a casa, nelle serate uggiose, comodamente nel divano con copertina e mamma appresso.
Adoro le commedie, così delicate e ricolme di quotidianità.
Bene, dopo aver rivisto con piacere Amanti Passeggeri di Almodovar, siamo passate a Polette un film ambientato a Parigi, in cui ho apprezzato ritrovare tra le attrici non protagoniste Carmen Maura, la madre di Penelope Cruz in Volver, nonchè protagonista femminile in Donne sull'Orlo di una Crisi di Nervi.
E' la storia di una a dir poco non amabile vecchietta, che non si arrende alla sua situazione di degrado economico, dopo la perdita del proprio ristorante e dell'uomo che amava.
Una signorotta irriverente, scorbutica e alquanto razzista, ma che non perde la propria dignità e nemmeno lo spirito di iniziativa. Si ritrova quindi coinvolta in traffici illegali, che le danno la tanto ambita agevolezza economica.
Accanto al nuovo business, riscopre l'amore per suo nipote e la solidarietà di amiche che prive di ogni pretesa di giudizio si sono rese disponibili ad aiutarla.
"Nonna spinello" riscuote successo e ritorna ad apprezzare la vita, i rapporti umani e gli affetti che aveva sempre allontanato.
Aldilà della trama e della scelta inusuale dei protagonisti, il vero divertimento di questi film sta proprio nella semplicità della storia, resa con incredibile espressività, tipica del modo di fare -e recitare- europeo. La gestualità, la mimica facciale e la scelta del linguaggio cancellano la volgarità anche dal più scurrile dei dialoghi.
Sono scorci di vita di una donna, non vittima ma carnefice della propria esistenza, che decide di rompere una situazione disagiata con uno dei più inverosimili passatempi per anziani.







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