lunedì 6 marzo 2017

Dietro lo schermo leoni, nella vita coglioni.

In questi giorni penso sempre di più ad una problematica che si sta facendo sempre più preoccupante: il cyberbullismo. Questo concetto si diversifica in mille varianti e gradi, però dietro a questi grandi coglio** ops leoni dalla tastiera facile, c'è una grande insicurezza e astio verso il prossimo. Questi sentimenti negativi, mai risolti, inducono questi elementi ad avvalersi di strumenti digitali con estrema superficialità con il puro scopo di denigrare gli altri e sentirsi quindi più forti. Dietro a smartphone e computer si celano persone che preferisco elargire offese piuttosto che confrontarsi con il mondo reale: è più facile non avere il proprio interlocutore davanti agli occhi e sputare cattiverie digitando tasti a caso. Alle volte le dita sono più veloci del cervello. 
Mi chiedo perché bisogna arrivare a questo punto? Che soddisfazione può dare schernire e mettere altre persone in difficoltà?!
Sempre di più credo che da qualche parte abbiamo fallito, tutti. Perché se permettiamo -o addirittura alimentiamo- certi comportamenti la colpa non è di pochi casi isolati, ma di ciascuno di noi. Vorreste dirmi che la sofferenza di una persona non è più importante?! Si preferisce guardare un video e riderne, piuttosto che invitare a riflettere la persona che ce l'ha inoltrato??
Penso ai ragazzini suicidi che si sono tolti la vita perché violentati nei social media, penso alle ragazze svergognate con i video dei loro momenti di intimità, penso alle ragazzine che impazziscono per i personaggi di uomini e donne e si scagliano l'una contro l'altra in base allo schieramento (manco fosse la guerra delle due rose)... e poi ci sono esempi di vita e di forza, come Bebe Vio, che invece di essere elogiata per la sua determinazione e tenacia, viene bersagliata di insulti per la troppa attenzione mediatica a quanto pare ingiustificata.
Commenti dispregiativi, foto e filmati hard, minacce, tweet cinici e taglienti. È tanto divertente vomitare sentenze in 140 caratteri?! Spero allora che la vostra esistenza sia piena di successi social e che al vostro funerale al posto di lacrime e fiori ci siano milioni di like e tweet, magari anche un video in live streaming così i vostri follower non sono nemmeno tenuti a presenziare.

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