lunedì 9 novembre 2015

Quando la stanchezza prende il sopravvento.

Di solito stringo i denti e vado avanti, anche quando il morale mi arriva sotto i piedi, l'herpes mi massacra le labbra, arriva l'ora di alzarsi dal letto troppo presto, o quando qualche collega mi fa innervosire. Alzo le spalle e passo oltre.

Ci sono però giorni in cui proprio non ce la faccio. 

Non tanto fisicamente, ma sento una stanchezza mentale ed emotiva che mi biomba addosso e in quei momenti mi sembra che il tempo si fermi.
Mi sento bloccata in questa situazione di pesantezza, fiacca ed impotente. Sono svogliata sul lavoro, evito le chiamate di amiche e parenti, sogno solo una copertina calda e il divano.

Che sia il cambio di stagione?! Oppure il ciclo?? Le foglie che cadono?!??

Non capisco tutte le mie pippe mentali, forse avrei bisogno di qualche giorno di sereno fancazzismo. Senza l'ansia della lavatrice, della chiamata persa, dell'evento da organizzare, dell'aperitivo mondano.
E più mi fermo a pensarci più aumenta l'avversione per tutti i miei doveri. Senza contare quella decisione ferma lì, che aspetta solo me. Nuovo lavoro, esperienza all'estero, oppure rimanere e adattarsi ad una posizione mediocre.

Crucci.

Crucci maledetti.

Image source: Web

E poi leggo articoli su articoli riguardanti rimedi naturali e multivitaminici.
Acqua e limone di prima mattina, riso integrale, cross fit, integratori, corso di yoga, tisane alle erbe di montagna, là sui monti con Annette dove il cielo è sempre blu.

Ma la mia stanchezza è psicologica, mi sento intrappolata in una condizione che non migliora, nonostante i miei sforzi. E mi rimprovero di non provarci abbastanza, peggiorando ancora di più la percezione della mia situazione.

Così, sono giorni no questi. Dove sento freddo, vorrei chiudere gli occhi e smettere di preoccuparmi.

Probabilmente domani passeranno, stasera mi sfogo un po' in palestra, mi faccio una doccia calda ed il sonno riuscirà a spazzarli via, questi cavolo di crucci.