venerdì 22 febbraio 2008

6 febbraio 2008. IUAV in Florence! - parte prima -

SIMONETTA. LA PRIMA DONNA DELLA MODA ITALIANA.

A cura di Judith Clark, Maria Luisa Frisa, Vittoria C. Caratozzolo.
Galleria del Costume di Palazzo Pitti, Firenze.


Donna Simonetta, con il suo glamour inconfondibile, ha dato un contributo fondamentale al lancio e all’affermazione della couture italiana sulla scena internazionale. Dalla fine degli anni ‘40 alla soglia degli anni ’70, dall’atelier romano nel palazzo di famiglia di via Gregoriana alla boutique parigina, la Haute Boutique di rue François 1er, - aperta insieme al marito, il sarto Fabiani - le linee innovative della sua audace moda-creazione, rivolta a sottolineare la natura performativa dell’abito, hanno inciso in profondità sul gusto della ristretta cerchia di aristocratici e celebrities quanto sugli stili di vita dei consumatori del grande mercato internazionale. Personalità complessa e sfaccettata, Donna Simonetta è la prima donna in carriera della moda italiana, “the best businesswoman in the Italian couture”, novella incarnazione dell’ingegno rinascimentale, come dichiara nella propria autobiografia la giornalista di Vogue America Bettina Ballard. Capace di coniugare perfettamente creatività e business. Ma anche capace nel 1971 di lasciare tutto per vivere in un ashram a Rishikesh, a occuparsi di una comunità di lebbrosi. Tornerà definitivamente in Occidente solo nel 1985 dove vive tra Roma e Parigi.

La mostra, che si avvale per l’allestimento del contributo di Ruben Toledo e Naomi Filmer, vuole restituire, attraverso una serie di focus interpretativi, non cronologici, la variegata storia di un nome italiano che riuscì in poco tempo a guadagnare la scena internazionale, evidenziando la complessa rete di influenze che Simonetta con il suo lavoro e la sua immagine ha esercitato e continua a esercitare anche sulle ultimissime generazioni di designer. Una galleria di più di cinquanta modelli provenienti da musei internazionali e dal suo archivio privato documenteranno la creatività sartoriale di Simonetta, ma anche aiuteranno a ricostruire una delle più gloriose stagioni della couture italiana. Saranno esposti anche i ritratti che l’hanno consacrata immagine\mito come quello di Leonor Fini e di René Gruau. In mostra ci sarà anche la collezione di cappelli “La prima donna” che Stephen Jones le ha dedicato nel 2004, dopo essere rimasto affascinato dal ritratto scattato da Norman Parkinson all’Hotel Plaza sullo sfondo di New York e pubblicato su Vogue America nel 1952.

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